CLINICA DELLO SPORT

CLINICA DELLA COLONNA

CLINICA DELLO SPORT

CLINICA DEL PAVIMENTO PELVICO

ESERCIZIO TERAPEUTICO

FISIOTERAPIA ORTOPEDICA

TERAPIA MANUALE OSTEOPATICA

TECNOLOGIE

METODICHE

CONTRATTURA MUSCOLARE

La contrattura muscolare per uno sportivo è spesso dietro l’angolo, per il semplice motivo che porta l’atleta a “stressare” il sistema muscolo scheletrico nella pratica sportiva.

La contrattura muscolare si manifesta il più delle volte con rigidità associata a un fastidio diffuso o addirittura dolore. Generalmente la terapia manuale come il massaggio sportivo decontratturante è una valida ed efficace soluzione al problema, combinata all’applicazione del taping. (clicca qui per saperne di più)

In Fisiolife Therapy a scopo decontratturante anche:

TRAUMI E DISTORSIONI

In ambito sportivo a volte si va incontro a infortuni più o meno importanti. Questi traumi devono essere riabilitati da professionisti del settore per non incorrere in recidive che possano creare problemi più importanti in futuro. Distorsioni e contusioni creano nella maggior parte dei casi delle problematiche strutturali a livello di tendini, legamenti, fibre muscolari e cartilagini articolari compromettendo la mobilità articolare portando una disfunzione muscolo scheletrica a tutto il sistema biomeccanico dell’infortunato.

Dopo una accurata valutazione e presa visione di eventuali radiografie e risonanze magnetiche procediamo in tre fasi:

A.     1° Fase gestione del dolore e dello stato infiammatorio con particolare attenzione al riassorbimento dell’edema (gonfiore) attraverso terapie fisiche strumentali come la criopressoterapia, la pressoterapia, coadiuvate da tecniche manuali di linfodrenaggio, che servono a decongestionare il versamento della zona infortunata. Si può applicare dove possibile il Taping con una applicazione drenante.

B.     2° Fase quando il dolore è sostanzialmente diminuito ed il gonfiore riassorbito si procede con tecniche di riprogrammazione del gesto motorio, supportate da tecniche manipolative specifiche come quelle Osteopatiche Fasciali e Strutturali.

C.     3° Fase esercizio terapeutico per stabilizzare i risultati ottenuti e prevenire recidive, attuando protocolli di rinforzo muscolare e di propriocezione del distretto infortunato.

 

STIRAMENTO MUSCOLARE

Quando si ha uno stiramento muscolare si avverte un dolore acuto ed improvviso a cui segue spasmo muscolare. Tuttavia, nello stiramento muscolare, a differenza dello strappo non c’è una sostanziale rottura delle fibre muscolari, ma una elongazione anomala delle fibre stesse. Generalmente il dolore che si avverte è sopportabile e generalmente non impedisce all’atleta di proseguire nell’attività sportiva.

Dal momento che abbiamo la certezza che non ci siano lesioni (strappo) mediante controllo ecografico, in Fisiolife Therapy si procede con le seguenti fasi:

A.     1° Fase possiamo diminuire il dolore “fastidio” con l’applicazione della tecnologia che prende il nome di Criopressoterapia in seguito può essere d’aiuto la Tecarterapia per diminuire lo stato infiammatorio coadiuvata dall’applicazione del Taping, che ha il compito di portare in scarico la zona colpita dall’infortunio.

B.     2° Fase se necessario si applicano le terapie manuali come la Massoterapia e la terapia Fasciale che hanno il compito di ridare elasticità e decongestionare la zona interessata.

C.     3° Fase esercizio terapeutico, che deve essere somministrato gradualmente, in base all’entità del problema. Si procede con Il recupero del movimento, della forza e soprattutto dell’elasticità, non solo circoscritta al muscolo infortunato, ma in una ottica più ampia di catena muscolare cinetica. Quando i parametri come il ROM articolare, forza, la resistenza e l’elasticità saranno tornati nei parametri fisiologici, l’atleta potrà tornare a praticare sport amatoriale o agonistico.

STRAPPO MUSCOLARE

Possiamo classificare la lesione muscolare in tre categorie differenti, ossia lesione di 1° grado, di 2° grado, e di 3° grado in base alla gravità del danno strutturale che si è venuto a creare. Lo strappo si manifesta con un dolore acuto e ben localizzato del muscolo, impedendo all’atleta di continuare l’attività sportiva. Nello strappo di 1°/2° grado si evidenzia una tumefazione ed echimosi, mentre nelle lesioni di 3° grado abbiamo anche un avvallamento nella sede della lesione.

Per confermare la diagnosi è bene eseguire alcuni accertamenti strumentali quali ecografia ed in casi particolare Risonanza magnetica.

Le cause che contribuiscono alla insorgenza delle lesioni muscolari sono molteplici:

  1. Mancato o errato riscaldamento
  2. Errato utilizzo o scelta dell’attrezzatura
  3. Preparazione atletica non idonea alla tipologia dell’atleta
  4. Muscolo eccessivamente stressato in allen amento
  5. Muscolo già indebolito da infortuni pregressi
  6. Scarsa elasticità e aumento della tensione delle fibre muscolari (stretching inadeguato o insufficiente)
  7. Ed in fine fattori ambientali come per esempio temperature troppo basse.

Gli obiettivi del piano terapeutico sono essenzialmente due, la rapidità del recupero e la prevenzione delle recidive, in maniera di consentire allo sportivo un recupero funzionale e stabile.

Dal momento che abbiamo una diagnosi di lesione muscolare più o meno importante con ecografia o risonanza magnetica che lo confermi, in Fisiolife Therapy si procede con le seguenti fasi:

A.     1° Fase Nei primi 2/3 giorni riposo assoluto in base all’entità del danno, R.I.C.E per 48/72 ore, terapia medica con antinfiammatori e miorilassanti, gestione del dolore e dello stato infiammatorio. Nei giorni successivi, in base al quadro clinico si può procedere con Massoterapia decontratturante, Linfodrenaggio, o Terapia fasciale per poi passare nei giorni successivi ad un massaggio più profondo a monte e a valle della lesione, tutto ciò per evitare spiacevoli formazioni di tessuto cicatriziale in eccesso e il formarsi di aderenze e fibrosi, che possono condizionare la performance del muscolo. Si possono associare a queste terapie manuali Laser, Ultrasuoni e Taping successivamente dopo alcuni giorni Tecarterapia ed Elettrostimolazione.

B.     2° Fase si può iniziare della mobilizzazione passiva, esercizi isometrici (kinesiterapia)

C.     3° Fase esercizio terapeutico, il recupero attivo inizia da subito, ma, naturalmente deve essere somministrato gradualmente, in base all’entità della lesione muscolare. Si procede con Il recupero del movimento, della propriocettività, della forza, il recupero muscolare e la rieducazione posturale. Quando i parametri come il ROM articolare, forza e resistenza muscolare uguale al controlaterale, schema motorio senza compensi, parametri isocinetici uguali al controlaterale, nessun dolore dopo esercizi specifici del gesto atletico sono tornati alla normalità, l’atleta può tornare a praticare sport amatoriale o agonistico.

DEFATICAMENTO MUSCOLARE

Vengono applicate particolari tecniche manuali (Massaggio sportivo) eseguite su specifiche regioni corporee al fine di migliorare la performance atletica o per un rapido recupero, tutto ciò, si basa su fondati presupposti scientifici. L’applicazione del taping (clicca qui per saperne di più) aiuta ulteriormente a raggiungere l’obbiettivo prefissato.

In Fisiolife Therapy a scopo defaticante anche:

FASCITE PLANTARE

La fascite plantare è una patologia infiammatoria dell’arco plantare che colpisce maggiormente il runner, ma la si può riscontrare anche in altri sportivi come il calciatore, la ballerina o in un cestista. Questo stato infiammatorio è generalmente causato da una retrazione della fascia plantare che a sua volta molto spesso è condizionata da una disfunzione (retrazione) del tendine achilleo. In più di qualche caso, la patologia può evolvere in spina calcaneare, che a dire degli esperti è una condizione clinica ben più importante della fascite, in quanto ci troveremmo di fronte ad una vera e propria sporgenza ossea del calcagno che crea dolore e genera ulteriore infiammazione.

In Fisiolife Therapy, un esperto saprà come aiutarti a tornare a praticare il tuo sport.

Dopo una accurata valutazione e presa visione di eventuali radiografie e risonanze magnetiche insieme all’esame plantare con pedana pressoria procediamo in tre fasi:

A.     1° Fase gestione del dolore e dello stato infiammatorio con l’utilizzo delle tecnologie a nostra disposizione, come tecarterapia, laserterapia, ultrasuonoterapia, TENS, e onde d’urto. Il nostri terapisti sapranno pianificare al meglio il tipo ed il dosaggio di terapia da somministrare caso per caso.

B.     2° Fase quando il dolore è sostanzialmente diminuito si procede con tecniche Fasciali per mantenere la fascia plantare più elastica e quindi, meglio predisposta a sopportare le sollecitazioni alle quali è sottoposta. Tecniche manipolative Osteopatiche ed eventuali applicazioni Taping costituiscono il completamento del processo riabilitativo.

3° Fase esercizio terapeutico per mantenere i risultati ottenuti e prevenire recidive. Inoltre, lì dove opportuno possiamo aiutare lo sportivo a tornare alla sua attività, realizzando un plantare propriocettivo adattato alla propria disciplina. Questo è possibile poiché in Fisiolife Therapy hai la possibilità di eseguire un esame Baropodometrico completo che ci consentirà di realizzare l’ortesi più appropriata.

CONTRATTURA MUSCOLARE

La contrattura muscolare per uno sportivo è spesso dietro l’angolo, per il semplice motivo che porta l’atleta a “stressare” il sistema muscolo scheletrico nella pratica sportiva.

La contrattura muscolare si manifesta il più delle volte con rigidità associata a un fastidio diffuso o addirittura dolore. Generalmente la terapia manuale come il massaggio sportivo decontratturante è una valida ed efficace soluzione al problema, combinata all’applicazione del taping. (clicca qui per saperne di più)

In Fisiolife Therapy a scopo decontratturante anche:

TRAUMI E DISTORSIONI

In ambito sportivo a volte si va incontro a infortuni più o meno importanti. Questi traumi devono essere riabilitati da professionisti del settore per non incorrere in recidive che possano creare problemi più importanti in futuro. Distorsioni e contusioni creano nella maggior parte dei casi delle problematiche strutturali a livello di tendini, legamenti, fibre muscolari e cartilagini articolari compromettendo la mobilità articolare portando una disfunzione muscolo scheletrica a tutto il sistema biomeccanico dell’infortunato.

Dopo una accurata valutazione e presa visione di eventuali radiografie e risonanze magnetiche procediamo in tre fasi:

A.     1° Fase gestione del dolore e dello stato infiammatorio con particolare attenzione al riassorbimento dell’edema (gonfiore) attraverso terapie fisiche strumentali come la criopressoterapia, la pressoterapia, coadiuvate da tecniche manuali di linfodrenaggio, che servono a decongestionare il versamento della zona infortunata. Si può applicare dove possibile il Taping con una applicazione drenante.

B.     2° Fase quando il dolore è sostanzialmente diminuito ed il gonfiore riassorbito si procede con tecniche di riprogrammazione del gesto motorio, supportate da tecniche manipolative specifiche come quelle Osteopatiche Fasciali e Strutturali.

C.     3° Fase esercizio terapeutico per stabilizzare i risultati ottenuti e prevenire recidive, attuando protocolli di rinforzo muscolare e di propriocezione del distretto infortunato.

 

STIRAMENTO MUSCOLARE

Quando si ha uno stiramento muscolare si avverte un dolore acuto ed improvviso a cui segue spasmo muscolare. Tuttavia, nello stiramento muscolare, a differenza dello strappo non c’è una sostanziale rottura delle fibre muscolari, ma una elongazione anomala delle fibre stesse. Generalmente il dolore che si avverte è sopportabile e generalmente non impedisce all’atleta di proseguire nell’attività sportiva.

Dal momento che abbiamo la certezza che non ci siano lesioni (strappo) mediante controllo ecografico, in Fisiolife Therapy si procede con le seguenti fasi:

A.     1° Fase possiamo diminuire il dolore “fastidio” con l’applicazione della tecnologia che prende il nome di Criopressoterapia in seguito può essere d’aiuto la Tecarterapia per diminuire lo stato infiammatorio coadiuvata dall’applicazione del Taping, che ha il compito di portare in scarico la zona colpita dall’infortunio.

B.     2° Fase se necessario si applicano le terapie manuali come la Massoterapia e la terapia Fasciale che hanno il compito di ridare elasticità e decongestionare la zona interessata.

C.     3° Fase esercizio terapeutico, che deve essere somministrato gradualmente, in base all’entità del problema. Si procede con Il recupero del movimento, della forza e soprattutto dell’elasticità, non solo circoscritta al muscolo infortunato, ma in una ottica più ampia di catena muscolare cinetica. Quando i parametri come il ROM articolare, forza, la resistenza e l’elasticità saranno tornati nei parametri fisiologici, l’atleta potrà tornare a praticare sport amatoriale o agonistico.

STRAPPO MUSCOLARE

Possiamo classificare la lesione muscolare in tre categorie differenti, ossia lesione di 1° grado, di 2° grado, e di 3° grado in base alla gravità del danno strutturale che si è venuto a creare. Lo strappo si manifesta con un dolore acuto e ben localizzato del muscolo, impedendo all’atleta di continuare l’attività sportiva. Nello strappo di 1°/2° grado si evidenzia una tumefazione ed echimosi, mentre nelle lesioni di 3° grado abbiamo anche un avvallamento nella sede della lesione.

Per confermare la diagnosi è bene eseguire alcuni accertamenti strumentali quali ecografia ed in casi particolare Risonanza magnetica.

Le cause che contribuiscono alla insorgenza delle lesioni muscolari sono molteplici:

  1. Mancato o errato riscaldamento
  2. Errato utilizzo o scelta dell’attrezzatura
  3. Preparazione atletica non idonea alla tipologia dell’atleta
  4. Muscolo eccessivamente stressato in allen amento
  5. Muscolo già indebolito da infortuni pregressi
  6. Scarsa elasticità e aumento della tensione delle fibre muscolari (stretching inadeguato o insufficiente)
  7. Ed in fine fattori ambientali come per esempio temperature troppo basse.

Gli obiettivi del piano terapeutico sono essenzialmente due, la rapidità del recupero e la prevenzione delle recidive, in maniera di consentire allo sportivo un recupero funzionale e stabile.

Dal momento che abbiamo una diagnosi di lesione muscolare più o meno importante con ecografia o risonanza magnetica che lo confermi, in Fisiolife Therapy si procede con le seguenti fasi:

A.     1° Fase Nei primi 2/3 giorni riposo assoluto in base all’entità del danno, R.I.C.E per 48/72 ore, terapia medica con antinfiammatori e miorilassanti, gestione del dolore e dello stato infiammatorio. Nei giorni successivi, in base al quadro clinico si può procedere con Massoterapia decontratturante, Linfodrenaggio, o Terapia fasciale per poi passare nei giorni successivi ad un massaggio più profondo a monte e a valle della lesione, tutto ciò per evitare spiacevoli formazioni di tessuto cicatriziale in eccesso e il formarsi di aderenze e fibrosi, che possono condizionare la performance del muscolo. Si possono associare a queste terapie manuali Laser, Ultrasuoni e Taping successivamente dopo alcuni giorni Tecarterapia ed Elettrostimolazione.

B.     2° Fase si può iniziare della mobilizzazione passiva, esercizi isometrici (kinesiterapia)

C.     3° Fase esercizio terapeutico, il recupero attivo inizia da subito, ma, naturalmente deve essere somministrato gradualmente, in base all’entità della lesione muscolare. Si procede con Il recupero del movimento, della propriocettività, della forza, il recupero muscolare e la rieducazione posturale. Quando i parametri come il ROM articolare, forza e resistenza muscolare uguale al controlaterale, schema motorio senza compensi, parametri isocinetici uguali al controlaterale, nessun dolore dopo esercizi specifici del gesto atletico sono tornati alla normalità, l’atleta può tornare a praticare sport amatoriale o agonistico.

DEFATICAMENTO MUSCOLARE

Vengono applicate particolari tecniche manuali (Massaggio sportivo) eseguite su specifiche regioni corporee al fine di migliorare la performance atletica o per un rapido recupero, tutto ciò, si basa su fondati presupposti scientifici. L’applicazione del taping (clicca qui per saperne di più) aiuta ulteriormente a raggiungere l’obbiettivo prefissato.

In Fisiolife Therapy a scopo defaticante anche:

FASCITE PLANTARE

La fascite plantare è una patologia infiammatoria dell’arco plantare che colpisce maggiormente il runner, ma la si può riscontrare anche in altri sportivi come il calciatore, la ballerina o in un cestista. Questo stato infiammatorio è generalmente causato da una retrazione della fascia plantare che a sua volta molto spesso è condizionata da una disfunzione (retrazione) del tendine achilleo. In più di qualche caso, la patologia può evolvere in spina calcaneare, che a dire degli esperti è una condizione clinica ben più importante della fascite, in quanto ci troveremmo di fronte ad una vera e propria sporgenza ossea del calcagno che crea dolore e genera ulteriore infiammazione.

In Fisiolife Therapy, un esperto saprà come aiutarti a tornare a praticare il tuo sport.

Dopo una accurata valutazione e presa visione di eventuali radiografie e risonanze magnetiche insieme all’esame plantare con pedana pressoria procediamo in tre fasi:

A.     1° Fase gestione del dolore e dello stato infiammatorio con l’utilizzo delle tecnologie a nostra disposizione, come tecarterapia, laserterapia, ultrasuonoterapia, TENS, e onde d’urto. Il nostri terapisti sapranno pianificare al meglio il tipo ed il dosaggio di terapia da somministrare caso per caso.

B.     2° Fase quando il dolore è sostanzialmente diminuito si procede con tecniche Fasciali per mantenere la fascia plantare più elastica e quindi, meglio predisposta a sopportare le sollecitazioni alle quali è sottoposta. Tecniche manipolative Osteopatiche ed eventuali applicazioni Taping costituiscono il completamento del processo riabilitativo.

3° Fase esercizio terapeutico per mantenere i risultati ottenuti e prevenire recidive. Inoltre, lì dove opportuno possiamo aiutare lo sportivo a tornare alla sua attività, realizzando un plantare propriocettivo adattato alla propria disciplina. Questo è possibile poiché in Fisiolife Therapy hai la possibilità di eseguire un esame Baropodometrico completo che ci consentirà di realizzare l’ortesi più appropriata.

a

MENU

CLINICA DELLO SPORT

CLINICA DELLA COLONNA

CLINICA DEL PAVIMENTO PELVICO

ESERCIZIO TERAPEUTICO

FISIOTERAPIA ORTOPEDICA

TERAPIA MANUALE OSTEOPATICA

TECNOLOGIE

METODICHE